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Euglena gracilis appartiene alla classe degli Euglenidi (Excavata, Discoba, Euglenozoa, Euglenida), un gruppo monofiletico di flagellati liberi e monocellulari (in alcuni casi con due flagelli) che vivono prevalentemente in ambienti acquatici. Gli Euglenidi mostrano diverse modalità di nutrizione, tra cui la fagoplastica e fotosintesi.
In particolare, la microalga E.gracilis è in grado di sintetizzare proteine, acidi grassi insaturi, esteri e 1-3 beta glucano (paramylon) ed altre molecole per plurime applicazioni ecosostenibili.
A tal proposito, nel 2015, un Summit degli Stati Uniti ha stabilito precisi obiettivi per un futuro sostenibile (SDGs) applicabili al livello globale tramite utilizzo di risorse biologiche rinnovabili. E, visto che le microalghe sono tra le maggiori risorse biologiche con ampio margine di applicabilità nella realizzazione delle “5F” (Food, Fiber, Feed, Fertilizer, Fuel), si sottolinea proprio Euglena gracilis per il maggior potenziale al raggiungimento di questa strategia. Nella fattispecie, è ottimale per sintesi di paramylon (non presente nelle altre microalghe) e per essere un functional food nelle categorie di alimenti ad alto valore aggiunto (Harada et al, 2020).